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canto offertorio

Benedici o Signore

Nebbia e freddo, giorni lunghi e amari
mentre il seme muore.
Poi il prodigio, antico e sempre nuovo,
del primo filo d’erba
e nel vento dell’estate ondeggiano le spighe:
avremo ancora pane!

Benedici o Signore
questa offerta che portiamo a te
facci uno come il pane
che anche oggi hai dato a noi.

Nei filari dopo il lungo inverno
fremono le viti.
La rugiada avvolge nel silenzio
i primi tralci verdi.
Poi i colori dell’autunno, coi grappoli maturi:
avremo ancora vino!

Benedici o Signore
questa offerta che portiamo a Te,
facci uno come il vino
che anche oggi hai dato a noi.